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Admina: Lorenzo Bertellini ci spiega cosa sono i processi a liquido e a cosa servono

Questa tecnologia utilizza, come parte fondante per la realizzazione del modello fisico, una resina liquida che viene solidificata in modo puntuale


Di seguito i primi tre procedimenti dei cinque totali che Admina adotta per le sue lavorazioni:


Stereolitografia (SLA)

Primo sistema di prototipazione rapida. Si basa sulla polimerizzazione di un liquido per effetto di una luce laser.

Successivamente è possibile che il pezzo sia sottoposto a verniciatura, sabbiatura o altre finiture superficiali al fine di aumentare resistenza e qualità.

L’alta precisione di questo processo permette la realizzazione di manufatti con una buona accuratezza ed elevata finitura superficiale.

Inoltre la rende utile per la realizzazione di: prototipi per il design e la gioielleria, modelli per test, parti per prototipi di utensili, modelli sacrificali per stampi in silicone, fusione in terra.

I materiali adoperati sono:

  • foto-polimeri acrilici (bassa viscosità), per modelli estetici;

  • foto-polimeri epossidici (molto viscosi), per prototipi funzionali, dove bisogna minimizzare gli errori geometrici;

  • resine per la produzione di elementi assimilabili ad elastomeri;

  • resine viniliche per l’applicazione di micro-fusione;

  • gomma;

  • materiali caricati ceramica che resistono a temperature di utilizzo vicino ai 300°


Polyjet

Questo procedimento si basa sulla stampa a getto di un polimero foto-indurente ed è generalmente utilizzato per la costruzione di oggetti complessi.

Per aumentare ulteriormente la resistenza dei pezzi e la qualità di finitura, è possibile immergere il prototipo in bagno di resine/vernici che penetrando nelle cavità riempiono i pori superficiali.

È molto apprezzata per la possibilità di ottenere oggetti tridimensionali con una grande varietà di colori.

Utilizzata prettamente per modelli concettuali e per la validazione.

I materiali adoperati sono i foto-polimeri.




Multi Jet Modelling (MJM)

Il processo di creazione del modello avviene per strati e utilizza un termo-polimero, una cera, che viene fuso: raggiunta la temperatura di circa 80°, la cera, oltre che essere liquida, ha una bassa viscosità, caratteristica che permette di essere spruzzata.

Questo processo garantisce ottime finiture superficiali, grazie alla cera che tende a diminuire l’energia superficiale inglobando così le particelle spruzzate e creando superfici lisce e continue.

La tecnologia, molto veloce, viene oggi utilizzata per soddisfare le esigenze di rapid tooling, infatti non produce reali prototipi funzionali, ma ottimi modelli usati in ambito fonderia.

Le possibilità offerte sono modelli per fusioni, per stampi in silicone e per verifiche formali, estetiche.

Il materiale utilizzato è un termo-polimero; la resina è analoga alla cera.


Per ulteriori informazioni non esitate a contattarci oppure visitate il nostro nuovo e pratico sito internet www.adminasrl.eu

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